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Scritto da Nicola Tartaglia   
sabato 05 ottobre 2013

Dolo: nello svolgimento della propria attività il commercialista si espone sia a responsabilità verso il cliente per la prestazione eseguita, sia alla commissione di violazioni tributarie e penali, in genere in concorso con il cliente stesso. La responsabilità verso il cliente è delimitata dal dovere di diligenza da porre in essere nell'attività professionale. Inizialmente la giurisprudenza era quasi sempre espressa contro il professionista in presenza di palesi e grossolani errori: decorrenza dei termini nella proposizione del ricorso, presentazione della dichiarazione in ritardo, ecc. Nell'ultimo periodo, invece, i giudici di legittimità hanno ritenuto che per determinare la violazione sia necessaria la volontà o comunque la consapevolezza del professionista (Il Sole 24 Ore). 

Stp: stp senza amministratori professionisti e con capitale sociale attribuito in maggioranza a soci non professionisti (a patto che i professionisti abbiano i 2/3 dei voti nelle decisioni dei soci). Sono alcune delle importanti conclusioni cui giungono le nuove massime dei notai del Triveneto, presentate sabato scorso in un convegno a Mestre (Il Sole 24 Ore).

Mediazione

 

Doppio richiamo: 2 mesi per trovare un accordo sulla base della proposta formulata dal giudice. E se ciò non accade, 15 giorni per depositare presso un organismo la domanda di mediazione. È questo il percorso a tappe verso la soluzione conciliativa della lite delineato dal tribunale di Roma con l'ordinanza depositata il 30 settembre, che applica le disposizioni sulla mediazione modificate dal Dl del Fare (Il Sole 24 Ore).

Nuovi parametri forensi, la parcella cresce con la mediazione:

i nuovi parametri forensi premiano la mediazione e penalizzano il legale che persegua strategie dilatorie che mirano all’allungamento dei tempi. Il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri ha, infatti, trasmesso al Consiglio di Stato e al Consiglio Nazionale Forense il nuovo regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense, che dovranno passare anche al vaglio delle commissioni competenti di Camera e Senato.

Conciliazione giudiziale

La relazione fra l’altro stabilisce che: “nell’ipotesi di conciliazione giudiziale o transazione della controversia la liquidazione del compenso è di regola aumentato sino a un quarto rispetto a quello altrimenti liquidabile per la fase decisionale fermo quanto maturato per l’attività precedentemente svolta”. Mentre, l’adozione di strategie dilatorie verrà considerato dal giudice in sede di liquidazione dei compensi come un elemento negativo.

Ultimo aggiornamento ( giovedì 24 ottobre 2013 )
 
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