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Scorporo IVA: come si calcola? PDF Stampa E-mail
Scritto da Nicola Tartaglia   
lunedì 16 maggio 2016

Cos’è e come si calcola lo scorporo dell’IVA, ecco un metodo per sapere qual è l’imponibile e quale l’Imposta sul valore aggiunto, in una sola operazione.

 

Si definisce scorporo dell’IVA quel procedimento di calcolo attraverso cui si determina il valore fiscalmente imponibile di un bene (ovvero quello sottoposto ad imposta) e l’IVA, partendo però dal prezzo IVA compreso. Cioè, per esser chiari, quando ci dicono che il costo di un servizio è di 1.000 euro “IVA compresa” cosa vuol dire? Quanto entra in tasca di chi emette la fattura? Quanto è il costo dell’IVA e quale il costo effettivo del servizio? Vediamo come effettuare correttamente il calcolo, come farlo con la proporzione classica e come farlo in una sola operazione.

 

Scorporo IVA: che cos’è?

Che cos’è lo scorporo dell’IVA? In parole estremamente semplici lo scorporo è quell’operazione che permette di sapere il prezzo senza IVA di un bene o di un servizio, partendo dal costo lordo complessivo.

Attraverso lo scorporo si suddivide il prezzo in due parti:

 

·         l’Imposta sul Valore Aggiunto pagata sul bene o sul servizio;

·         la base imponibile ovvero il costo effettivo del bene o del servizio al netto d’IVA.

 

A cosa serve scorporare l’IVA?

Lo scopo dello scorporo dell’IVA è permettere come detto di conoscere il prezzo netto di un bene o di un servizio. Se l’operazione è solo relativamente utile per il privato, essa è invece fondamentale per le imprese e in generale per gli enti e i professionisti che versano IVA, perché il risultato dell’operazione è il costo effettivo che si paga al fornitore.

 

Come calcolare lo scorporo IVA?

Come si può calcolare l’IVA conoscendo il costo lordo di un bene?

La risposta è semplice: con una proporzione. Ma vedremo che si può fare anche attraverso una semplice divisione. Andiamo con ordine con il metodo fondamentale iniziale.

 

Questa la proporzione fondamentale

100 : X = Y: Z

dove:

X= tasso da applicare, in questo caso l’aliquota IVA di riferimento;

Y= somma sulla quale viene calcolata la percentuale;

Z= valore percentuale totale.

In base alla cosiddetta proprietà del comporre, che afferma che il 1° termine sta alla somma del 1° e del 2° come il 3° termine sta alla somma del 3° e del 4°, deriviamo poi la seguente proporzione:

100 : (100+X) = Y : (Y+Z)

Questa sopra riportata è la formula fondamentale che sta alla base dello scorporo IVA.

Se ad esempio pensiamo di acquistare un bene a 20 euro IVA inclusa e di sapere che l’aliquota IVA sul bene acquistato è al 22%.

Ecco come applichiamo la proporzione sopra descritta:

100 : (100+22) = Y : (20)

L’incognita in questo caso è rappresentata da Y ovvero dal prezzo senza IVA:

Y = (100*20)/122 = 16,40 euro

Il prezzo del bene senza IVA è quindi pari a 16,40 euro; a questo punto è sufficiente sottrarre dal prezzo totale l’importo ottenuto per avere il costo dell’IVA.

 

Vi siete persi tra i numeri?

Niente paura, esiste un metodo molto più semplice e immediato. Ecco quale.

 

Come calcolare semplicemente lo scorporo dell’IVA

Il medesimo risultato che si ottiene con la proporzione che sopra abbiamo descritto può essere ottenuto dividendo il prezzo IVA inclusa per 1,22, o più specificatamente per 1,X dove X corrisponde all’aliquota iva da applicare. Dunque per la maggior parte dei beni e servizi dividiamo per 1,22, ma per i beni e servizi offerti ad esempio dalle cooperative dividiamo per 1,05 (aliquota IVA 5%) , per i beni alimentari dividiamo per 1,10 (aliquota IVA 10%).

Ecco allora che per tornare all’esempio che abbiamo fatto possiamo semplicemente calcolare lo scorporo IVA così: 20/1,22= 16,40 euro.

 

 
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