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Fondo Latte: via alle agevolazioni, cos’è, come fare domanda PDF Stampa E-mail
Scritto da Nicola Tartaglia   
mercoledì 15 giugno 2016


Il Fondo Latte garantisce agevolazioni per il settore, ecco tutti i dettagli e come accedere.

 

Le imprese del settore lattiero-caseario potranno accedere in questo periodo alle agevolazioni del “Fondo Latte”, che prevede numerose agevolazioni finanziarie. Tali opportunità sono indirizzate a tutti i produttori di latte bovino che risultino in regola con i pagamenti dei prelievi sulle eccedenze di produzione lattiera. Per gli allevatori, gli interventi previsti dal “Fondo Latte”, sono principalmente orientati alla ripresa economica delle imprese agricole del settore, attraverso operazioni finanziarie finalizzate agli investimenti, al consolidamento delle passività e dei debiti commerciali.

 

Fondo Latte: agevolazioni previste

In primo luogo, si potrà accedere al finanziamento degli investimenti mediante prestiti a medio e lungo termine a valere sul Fondo di Credito Ismea con una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro.Inoltre, se l’impresa dedita all’allevamento dovesse avere bisogno, per garantire la quota prestata direttamente dalla banca, potrà usufruire della garanzia fino al 70% (80% nel caso avessi meno di 40 anni) che l’Ismea mette a disposizione dal suo Fondo di Garanzia diretta, con protezione di ultima istanza dello Stato.

Tutti i costi degli interessi passivi del prestito e dell’eventuale garanzia prestata dall’Ismea saranno pagati dallo Stato (fino a 15.000 euro o al de minimis non ancora utilizzato a quel momento) che mette a disposizione 23 milioni di euro per questa finalità.

Oltre agli investimenti, il “Fondo Latte” prevede la possibilità di accedere a finanziamenti destinati al consolidamento delle passività a breve scadute od in scadenza o anche delle rate (sempre a scadere od a scadenza) di finanziamenti a medio e lungo termine precedentemente contratti.

Il “Fondo Latte”, anche in questo caso, interverrà anche ad abbattimento del costo degli interessi passivi maturati nel periodo di preammortamento.

Nel caso in cui la banca, alla quale l’impresa dell’allevatore si rivolge per il consolidamento delle passività, fosse diversa da quella titolare delle passività da consolidare, si potrà usufruire, in aggiunta, della garanzia fino al 70% (80% nel caso di imprenditori con meno di 40 anni) del valore del finanziamento ottenuto, che l’Ismea mette a disposizione dal suo Fondo di Garanzia diretta.

Il Fondo Latte interverrà per l’abbattimento dei costi di garanzia.

Le operazioni di consolidamento potranno riguardare:

1.      le rate dei finanziamenti a medio/lungo termine in maturazione nei 18 mesi successivi alla data di presentazione della domanda da parte delle imprese (rate in maturazione);

2.      le rate scadute e non pagate da non oltre 90 giorni alla medesima data (rate scadute).

L’impresa potrà, inoltre, concordare con la banca la modalità di consolidamento ed erogazione del finanziamento più funzionale alle esigenze dell’impresa stessa.

Accedendo ad un finanziamento bancario a lungo termine, l’impresa potrà inoltre anche consolidare i debiti commerciali a breve termine rappresentati da fatture ricevute e non ancora quietanzate.

Anche in questo caso, il “Fondo Latte” interverrà ad abbattimento degli interessi passivi che verranno addebitati dalla banca erogante e dei costi di commissione di garanzia nel caso in cui l’impresa abbia necessità di accedere al Fondo di Garanzia diretta Ismea.

 

Fondo Latte: modalità di accesso

Per rendere più agevole e rapido l’accesso alle agevolazioni, è disponibile una procedura informatica e semplificata attraverso il portale predisposto dall’Ismea.. L’Ismea, in qualità di soggetto istruttore, procederà nell’istruttoria amministrativa relativamente alla domanda di agevolazione presentata, mentre l’impresa dovrà recarsi presso la banca di fiducia per attivare i finanziamenti collegati alla domanda di agevolazione, per investimento o consolidamento.

Entro quindici giorni, l’Ismea comunicherà l’esito della propria istruttoria all’impresa ed alla banca che, in caso di esito positivo, valuterà il merito creditizio con riferimento al finanziamento richiesto, dandone comunicazione all’impresa ed all’Ismea.

In caso di valutazione positiva anche da parte della banca, potrà quindi procedere alla firma del contratto di finanziamento. Sarà la banca, entro quindici giorni dalla firma del contratto, a comunicare all’Ismea i dati fondamentali dell’operazione stipulata.

Il finanziamento potrà essere erogato anche prima della materiale liquidazione del contributo. Questo per far sì che l’istituto di credito possa disporre di tutte le informazioni necessarie per la corretta determinazione del contributo stesso. Una volta riconosciuta l’ammissibilità della richiesta, l’Ismea provvederà al pagamento dei contributi presso la banca riducendo automaticamente il debito a carico dell’impresa.

E’ importante evidenziare che è anche possibile ottenere, in aggiunta, da parte delle banche che hanno aderito allo scopo specifico in materia, una moratoria di dodici mesi che si sostanzia nella sospensione del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo.

Questa peculiare opportunità finanziaria, nel caso l’impresa fosse interessata, dovrà essere attivata direttamente presso la banca creditrice del mutuo oggetto di sospensione, prima della scadenza prevista delle rate da assoggettare a sospensione.

 

 

 

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