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Quanto costa un mutuo PDF Stampa E-mail
Scritto da Nicola Tartaglia   
domenica 22 ottobre 2017

Oltre a capitale erogato e interessi, che cosa di deve pagare alla banca e allo Stato quando si chiede un mutuo per l’acquisto di una casa.

Quando si chiede un aiuto alla banca per comprare una casa e si fanno due conti per sapere quanto costa un mutuo non ci si deve limitare al semplice calcolo del capitale e degli interessi. Ci sono, infatti, altre spese a cui non si pensa quando non è stato mai chiesto un prestito per l’acquisto o per la ristrutturazione di una casa. La prima cosa a cui si pensa, infatti, è a quanto ammonterà la rata e se si sarà in grado di pagarla nel tempo. Ma il costo di un mutuo comporta altre cose. Vediamo.

Indice

Quanto costa un mutuo

Tra le voci principali che stabiliscono il costo di un mutuo – oltre al capitale da restituire ed ai relativi interessi che compongono le rate – ci sono le spese di istruttoria, le spese di perizia, le spese notarili, le tasse sul finanziamento, l’eventuale polizza assicurativa da stipulare con la banca e le spese di gestione.

Mutuo: le spese di istruttoria

Prima ancora di pagare la rata iniziale del mutuo, ci sarà, innanzitutto, da saldare le spese di istruttoria. Si tratta delle operazioni volte a valutare se può essere accolta o meno la domanda di finanziamento. Viene calcolata una percentuale sul mutuo che oscilla tra lo 0,5% e l’1%.

Mutuo: le spese di perizia

Altra voce da aggiungere per calcolare quanto costa un mutuo: le spese di perizia. Altro non è che la parcella spettante chi farà una valutazione della casa da acquistare o da ristrutturare. Una perizia necessaria per stabilire l’importo da erogare.

La spesa può essere compresa tra 150 e 300 euro più rimborsi spese e contributi.

Alcune banche online offrono questo servizio in modo gratuito.

Mutuo: le spese notarili

Non possono mancare le spese notarili, cioè la parcella del notaio più i costi dell’atto di iscrizione dell’ipoteca e gli altri documenti che completano la pratica. Totale, circa 2.000 euro, a seconda del valore dell’immobile, dell’importo del mutuo e dell’onorario del professionista.

Mutuo: le tasse sul finanziamento

Anche lo Stato vuole la sua parte quando un privato chiede un mutuo per l’acquisto o la ristrutturazione di una casa. Sul finanziamento ottenuto dalla banca ci sono da versare delle imposte, che vengono trattenute dall’istituto di credito.

Per l’acquisto della prima casa, la percentuale è dello 0,25% sul valore del mutuo. Ma si può arrivare al 2% se il mutuo non viene erogato da una banca o da una finanziaria simile.

Se, invece, si chiede il mutuo per l’acquisto di una seconda casa, le tasse ammontano al 2% per i contratti stipulati prima del 2014 e di 50 euro fissi per quelli sottoscritti successivamente. L’imposta, però, è di 200 euro se l’immobile viene acquistato direttamente dall’impresa costruttrice.

Mutuo: la polizza assicurativa

Quando si chiede un mutuo, di solito viene proposta dalla banca una polizza che copre alcuni rischi sia per l’immobile sia per chi lo acquista. L’assicurazione è obbligatoria contro scoppio e incendio, mentre è facoltativa per la perdita di lavoro, vita o infortunio.

È importante segnalare che chi fa domanda per un mutuo non è obbligato a sottoscrivere la polizza assicurativa con la banca che lo eroga, ma può scegliere liberamente a quale compagnia rivolgersi. Ci sono delle coperture variabili che incidono sul costo complessivo del mutuo, quindi il cliente ha la facoltà di decidere qual è il contratto assicurativo più conveniente per lui.

Mutuo: le spese di gestione

Da non dimenticare le spese di gestione del mutuo, cioè quelle relative al pagamento della rata (qualche euro al mese) e quelle annue.

La legge Bersani [1] ha, invece, abolito i costi per l’estinzione anticipata dei mutui sottoscritti dal 2 febbraio 2007. Per quelli precedenti, resta in vigore la quota versata in anticipo.

[1] Legge n. 40/2007

 
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