Nuova Sabatini
Scritto da Nicola Tartaglia   
mercoledì 22 giugno 2016

La misura “Beni Strumentali – cd. Nuova Sabatini” è stata introdotta con il decreto del Fare (decreto legge n. 69/2013) ed è finalizzato a favorire l’accesso al credito di micro, piccole e medie imprese per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature.

Con circolare del 10 febbraio 2014, seguita dalla circolare di adeguamento n. 71299 del 24 dicembre 2014 il Ministero dello Sviluppo Economico ha disciplinato termini e modalità di accesso alla misura anche in considerazione dell’entrata in vigore dei nuovi regolamenti comunitari “de minimis”.

La nuova Sabatini consente a micro, piccole e medie imprese l’accesso a finanziamenti agevolati per l’acquisto di beni strumentali aziendali. Presso Cassa Depositi e Prestiti, è stato costituito un fondo da.

 

Dal 2 maggio 2016 è possibile presentare domanda per fruire delle agevolazioni della Nuova Sabatini rivolte alle piccole e medie imprese che effettuano investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature. Nuova in ogni senso, poiché rispetto al passato ha visto l’estensione dei finanziamenti anche ai fondi non vincolati alla provvista di Cassa Depositi e Prestiti. La Circolare MiSE n. 26673 del 23 marzo 2016 ha fissato termini e modalità di presentazione delle istanze.

La Legge di Stabilità 2015 ha fissato a 5 miliardi di euro il plafond di Cassa Depositi e Prestiti mentre lo stanziamento per il contributo MiSE, relativo agli anni 2014-2021 è pari a 385,8 milioni di euro

Vediamo nel dettaglio come accedere al finanziamento.

 

Beneficiari

·         Microimpresa è un’impresa il cui organico sia inferiore a 10 persone e il cui fatturato o il totale di bilancio annuale non superi 2 milioni di euro;

·         Piccola impresa è l’impresa il cui organico sia inferiore a 50 persone e il cui fatturato o il totale del bilancio annuale non superi 10 milioni di euro;

·         Media impresa è l’impresa il cui organico sia inferiore a 250 persone e il cui fatturato non superi 50 milioni di euro o il cui totale di bilancio annuale non sia superiore a 43 milioni di euro.

Possono accedere anche le piccole e medie imprese di ogni settore. Restano escluse le imprese del settore carboniero, delle attività finanziarie e assicurative nonché della fabbricazione di prodotti di imitazione o di sostituzione del latte o dei prodotti lattiero-caseari. Sono altresì escluse le attività connesse all’esportazione e gli interventi subordinati all’impiego principale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.

Operazioni agevolabili

Il contributo è erogato per la realizzazione di investimenti, anche mediante operazioni di leasing finanziario, per l’acquisto di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché per gli investimenti in hardware, in software ed in tecnologie digitali.

Gli interventi devono essere funzionali:

·         alla creazione di una nuova attività produttiva;

·         all’ampliamento di una unità produttiva esistente;

·         alla diversificazione della produzione in uno stabilimento;

·         al cambiamento fondamentale del processo di produzione in uno stabilimento esistente;

In ogni caso l’investimento non può riguardare beni che costituiscono mera sostituzione di beni esistenti.

Ogni operazione deve essere avviata soltanto dopo la presentazione della domanda di accesso al contributo.

Natura ed ammontare delle agevolazioni

A fronte di finanziamenti concessi da istituti bancari ovvero altri intermediari, purché convenzionati col Ministero dello Sviluppo Economico, è  concesso un contributo pari all’ammontare degli interessi calcolati in via convenzionale su un finanziamento al tasso d’interesse del 2,75%.

I finanziamenti devono avere durata quinquennale per importi non inferiori ad € 20.000 e non superiori ad € 2.000.000.

La concessione dei finanziamenti può essere assistita anche dalle garanzie del Fondo di Garanzia per le PMI, nei limiti dell’80% dell’ammontare del finanziamento.

 

 Requisiti

Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla data della domanda di accesso ai contributi e conclusi entro 12 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento., a fronte del quale il Ministero concede un contributo in conto impianti, pari all’ammontare degli interessi calcolati in via convenzionale su un finanziamento al tasso d’interesse del 2,75% della durata di 5 anni e importo equivalente al finanziamento concesso. La concessione del finanziamento – che può essere assistita dalla garanzia del Fondo centrale fino all’80% - deve essere:

·         deliberato entro il 31 dicembre 2016;

·         a copertura del 100% degli investimenti;

·         di durata massima, compreso preammortamento o prelocazione non superiore a 12 mesi, di 5 anni decorrenti dalla stipula del contratto di finanziamento o dalla consegna del bene in caso di leasing;

·         deliberato per un valore compreso tra 20.000 e 2 milioni di euro, anche frazionato in più iniziative di acquisto;

·         erogato in soluzione unica, entro 30 giorni dal contratto di finanziamento o consegna del bene in leasing. 

 

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